E Carraro mostrando a tutti la sentenza pronunciò: "Ecce granata!"


Luglio 2005-
Ce l'aspettavamo? Di più!
fino a poco tempo fa ci domandavamo come avevamo fatto a rimanere fuori dai tracolli finanziari calcistici dopo una pacchiana ostentazione tanto avventata quanto portajella come l'asserzione "Noi possiamo dire di aver vinto lo scudetto del bilancio" pronunciata solo 2 anni fa ci pare da Romero. Possibile che il destino volesse risparmiare proprio a noi la prevedibile beffa? Ci pareva di no, ma ormai avevamo quasi archiviato l'episodio quando....
Ecco il tragicomico epilogo di questo capitolo, la serie A l'abbiamo vista in cartolina per 5 giorni dopo una stagione di celafacciamo-noncelafacciamo e la coda dei playoff vinti allo stremo delle energie contro un acerrimo avversario verso il quale era d'obbligo ottenere una rivalsa dopo gli odiosi fatti del '99.
Ma ecco qui, intanto la A.C. Torino non ha rispettato i termini per la presentazione del bilancio societario, e poi -colpo di scena- la fidejussione con la quale doveva garantire il pagamento dei tributi all'erario era più finta dei soldi del monopoli.
Il 1° luglio eravamo messi così, ma stando ai precedenti non c'era da preoccuparsi molto, perchè dovevamo naufragare proprio noi quando solo lo scorso anno altre società di calcio come ad esempio Roma e Lazio nell'identica situazione avevano ricevuto comprensione, deroghe ed agevolazioni ad iniziare dalla Federcalcio?
Purtroppo la risposta era dentro di noi e non la tiravamo fuori perchè ci pareva un luogo comune troppe volte pronunciato: "Noi siamo il Toro, dobbiamo aspettarci il peggio". Ed in effetti il peggio si è materializzato. L' 8 luglio la Covisoc sentenzia la non iscrivibilità del Torino al campionato di A, ma la truffa ai suoi danni si rende evidente; Angelo Gallo, il mediatore per l'ottenimento dietro cospicuo compenso della fidejussione -rivelatasi falsa- viene arrestato, nel frattempo l'azionista di riferimento raggiunge un accordo con il fisco per la rateizzazione del debito ed autogarantisce con il proprio patrimonio la copertura dello stesso (con la condizione specifica che l'accesso in A non venga negato, cosa secondo noi giusta per una minima tutela personale visti gli interessi in gioco), quindi viene avanzato il ricorso alla Coavisoc entro il termine previsto dove il Torino si presenta senza più difetti. Ma il 15 luglio il console Carraro non se la sente di far vedere che alla fine si aggiusta sempre tutto anche se è consapevole che si tratta di un grande torto ai danni di una società con poco peso nella Lega Calcio, per cui se ne lava le mani usando il flagello della sentenza che respinge il ricorso del Torino, rimettendolo così alla eventuale clemenza degli organi competenti destinatari dei futuri ricorsi (CONI, TAR del Lazio e Consiglio di Stato).
Quindi siamo a questo punto, giugno ci aveva dato la soddisfazione di una promozione raggiunta lottando sul campo, lottando anche contro la stranezza di un estemporaneo regolamento che non voleva la terza classificata automaticamente promossa, ed accolta nella partita finale dai 60.000 del Delle Alpi e dalle gioiose lacrime di Zaccarelli.
Invece inizia luglio e siamo da capo, potremmo aver fatto sul campo tutto questo per nulla, e solo ferragosto porterà certezze, buone o cattive.
E' un calcio malato? Finiamola con quest'altra banalità da Bar dello Sport, chi compra Vieira, Vieri, Gilardino, ecc... (e siamo solo all'inizio) vi sembra così malato? Sicuramente in A e B per qualcuno c'è prognosi riservata ma ormai sappiamo bene chi è l'untore.
Mauro Ricci