gennaio 2009: DI CHI E' IL TORO

E' emersa in questi giorni di pausa-campionato la notizia di una offerta di acquisto del nostro Toro. A noi non ha fatto una buona impressione. Tale "Mister X" avrebbe lanciato l'offerta dall'anonimato, lasciando sapere di aver beneficiato di una enorme eredità ed ora vorrebbe spendere molti soldi per il Toro. Non è un bel biglietto da visita. Chiediamoci casomai se i tifosi ne sentissero davvero il bisogno, e se i confusi quanto poco condivisi comunicati di dissenso verso l'attuale gestione diramati qualche settimana prima abbiano avuto qualcosa a che fare con questo. Non vogliamo promesse, abbiamo bisogno solo di certezze. Urbano Cairo lo è, riconfermandosi tale quando ripete "Il Toro è dei tifosi, io ho assunto il compito di gestirlo su loro incarico" e intanto ci mette i soldi, non pochi. Poi ribadisce l'unica cosa che un presidente granata in buona fede può affermare, e cioè che sarà ora di cedere quando la maggioranza dei tifosi lo vorrà ma nel frattempo punta a raggiungere risultati sportivi degni di una squadra con una storia importante. Una certezza consiste anche nel verificare dove e cosa siamo ora rispetto al recente passato culminato nel naufragio dell'estate 2005, e di chi sia il merito di potercene ricordare come una rinascita invece che un'estinzione. Abbiamo difficoltà a ricordare? Non c'è neanche bisogno di tornare a documentarsi sullo specifico, Sky Cinema sta trasmettendo L'allenatore nel pallone 2. Chi è abbonato non perda l'occasione di guardarlo; fino al campionato 2004/2005 la Longobarda eravamo noi.